ALESSANDRA ZERBINATI [IT]

Art activist-harsh noise-performer

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ALESSANDRA ZERBINATI

è una performer e noise artist italiana.
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Considerata tra le figure più controverse ed estreme del panorama italiano, le sue performance sono una sintesi di teatro, danza butoh, body marking e rumorismo.
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I suoi lavori di impegno civile affrontano temi come l’aborto, la violenza domestica, l’autolesionismo, la morte e l’abbandono attraverso un sistema di amplificazione del suono del corpo in movimento e l’uso di strumenti bizzarri da lei progettati.
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Muscoli contratti, ossa scricchiolanti, pelle lacerata, voce, sangue, pipì, vomito, fluido vaginale, saliva gli strumenti che l’artista usa per arrivare dritta alla coscienza del fruitore spolverando quello che resta dell’empatia di ogni individuo.
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Negli anni, al suo fianco , si sono visti nomi storici come Alessandro Cellai (Clock DVA e Pankow), Tomas Jarmir ( ZU e Motorpsycho), Frank Falestra (produttore dei Marilyn Manson & The Spooky Kids).
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Dal 2014 fa parte del collettivo MUSICA DISPERSA:WOMEN IN EXPERIMENTAL, con il quale porta le sue performance in tutta Europa.
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Dal 2017 è di casa all’ART BASEL: la settimana dell’arte di MIAMI (FL), e all’INTERNATIONAL NOISE CONFERENCE di Miami: uno dei festival noise pù longevi e importanti del mondo.
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Dal novembre 2019 è nelle scuderie Old Europa Cafè con un vinile e un DvD sold out in pochissimi mesi.
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Nel 2020 vola a Parigi : è tra i protagonisti del film documentario sul rumorismo ”A QUI VEUT BIEN L’ENTENDRE” del regista francese Jerome Florenville.
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Nello stesso anno , in seguito alla sua partecipazione al LUFF ( Lausanne Underground Film And Music Festival), il canale televisivo ARTE:TV le dedica un’intera intervista all’interno della trasmissione TRACKS.